In campo culturale l'India è contrassegnata da un elevato grado di sincretismo e pluralismo culturale. Il subcontinente è riuscito a preservare le proprie antiche tradizioni, assorbendo nel frattempo nuovi costumi, tradizioni e idee portati da popoli invasori e immigrati, diffondendo la propria influenza culturale verso altre parti dell'Asia. E allora perché non ampliare le nostre conoscenze facendo un viaggio culturale e linguistico in questa terra dalle mille risorse?
Con oltre 550 milioni di parlanti, l’hindi è nel top 5 delle lingue più parlate nel mondo ed è inoltre la lingua più utilizzata in India, principalmente nel centro e nel nord del paese.
È nel 1950 che l’hindi, associato all’inglese, viene riconosciuto come lingua ufficiale dell’Unione Indiana. La sua storia risale a tempi molto più antichi.
Derivante dalla famiglia delle lingue indo-iraniane, l’hindi trae infatti la sua origine nella lontana antichità indoeuropea. Evolverà a partire della lingua letteraria sanscrita, per poi essere raggruppato con l’urdu – da cui si distingue soltanto per la scrittura – nel gruppo delle lingue indostane.
L’hindi moderno si separerà dalla sua lingua sorella soltanto nel 1947, dopo la scissione dell’India dal Pakistan e dopo forti tensioni che si susseguirono tra popolazioni induiste e musulmane. Da quel momento, la lingua ha la tendenza a distinguersi dall’urdu attingendo alle sue fonti sanscrite.
Lingua di grande ricchezza, influenzata da numerose occupazioni musulmane e europee, l’hindi apre le porte di un vasto paese che sicuramente svolgerà un ruolo importante durante il XXI secolo.
È nel 1950 che l’hindi, associato all’inglese, viene riconosciuto come lingua ufficiale dell’Unione Indiana. La sua storia risale a tempi molto più antichi.
Derivante dalla famiglia delle lingue indo-iraniane, l’hindi trae infatti la sua origine nella lontana antichità indoeuropea. Evolverà a partire della lingua letteraria sanscrita, per poi essere raggruppato con l’urdu – da cui si distingue soltanto per la scrittura – nel gruppo delle lingue indostane.
L’hindi moderno si separerà dalla sua lingua sorella soltanto nel 1947, dopo la scissione dell’India dal Pakistan e dopo forti tensioni che si susseguirono tra popolazioni induiste e musulmane. Da quel momento, la lingua ha la tendenza a distinguersi dall’urdu attingendo alle sue fonti sanscrite.
Lingua di grande ricchezza, influenzata da numerose occupazioni musulmane e europee, l’hindi apre le porte di un vasto paese che sicuramente svolgerà un ruolo importante durante il XXI secolo.
Imparare l’hindi permette, quindi, di entrare pienamente nella cultura indiana, in completa spiritualità e saggezza.
In cooperativa stiamo organizzando un corso di hindi e cultura indiana: per chi fosse interessato, questo è il link dell'evento.
"Ogni persona del mondo è nata in India in almeno una delle sue vite precedenti"
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